Chi troppo insacca - squarcia la sacca
Intorno all’anno 27-28 d.C., Giovanni che già aveva scelto di condurre una vita austera e viveva nel deserto, iniziò la sua missione. Egli invitava il popolo a cambiare la disposizione dell’animo, le abitudini erronee di vita, ossia a predisporsi a una sincera conversione per accogliere il Signore che stava arrivando.
Il suo predicare era rivolto a chiunque: il popolo lo ascoltò rispondendo ai suoi inviti e accettando il battesimo di pentimento dei peccati, che egli impartiva sul fiume Giordano; parole di fuoco lanciò invece contro i farisei, a cui rimproverava l'ipocrisia. Divenne molto popolare, "il più grande dei profeti" e faceva arrivare la sua voce ovunque vi fosse il male.
Rimproverò l’immorale condotta del re Erode Antipa ed Erodiade, che lo aveva sposato dopo aver divorziato dal fratello Erode Filippo. Questo tuonare di Giovanni non piacque al re che lo fece arrestare. Durante una festa, Salomè, figlia di Erodiade, mostrò il suo talento nella danza e così il re le promise un dono. Salomè, istigata dalla madre, chiese la testa di Giovanni. E Giovanni venne decapitato. Giovanni Battista fu ultimo profeta e primo apostolo, morì martire per una missione: annunciare l’imminente arrivo del Messia.