Le parole di oggi

S. Cristina di Bolsena vr. m.

S. Charbel Makhluf er.
mercoledì 24 luglio 2024
05.57
20.45

Cuor determinato - non vuol esser consigliato

Cristina nacque sul lago di Bolsena, dove suo padre Urbano era governatore, nemico dei cristiani. Cristina apprese le prime verità della fede da alcune pie donne, convertendosi e praticando il cristianesimo con ardore.

Un giorno, incontrò un gruppo di poveri che chiedevano l’elemosina; per compassione spezzò gli idoli d’oro e d’argento del padre e li distribuì a questi. Urbano, compreso che Cristina era cristiana la fece rinchiudere, con altre dodici fanciulle, in una torre, affinché venerasse gli dei come fosse una vestale. Ma la ragazza, undicenne, rifiutò. Fu arrestata e flagellata per decisione del padre magistrato, poi fu condannata dal tribunale a una serie di torture. Piena di piaghe, fu consolata e guarita miracolosamente da tre angeli scesi dal cielo.

Allora, il padre, ostinato, la condannò all’annegamento, facendola gettare nel lago di Bolsena con un peso legato al collo. Prodigiosamente, la pietra cominciò a galleggiare e riportò la fanciulla a riva. Durante la notte il padre morì. Il nuovo governatore continuò a martirizzare Cristina: la fece gettare in una caldaia bollente piena di pece, resina e olio, da cui uscì incolume; le fece tagliare i capelli e trascinare nuda per le strade della città; la fece trascinare nel tempio di Apollo, intimandole di adorare il dio, ma ella con uno sguardo fulminante fece cadere l’idolo riducendolo in polvere; fu addirittura chiusa in una gabbia con dei serpenti, i quali le leccarono il sudore. Infine, fu condannata a essere trafitta con le frecce. Cristina pregò il Signore di volerle concedere la corona del martirio. Due frecce la trafissero a morte e così la sua anima salì al cielo dopo tante battaglie vinte.

Le parole buone del mese di...