Tema del mese

LUGLIO - Il ricco stolto

[Lc 12, 16-20] - «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?”...

La vanità della ricchezza

Il destino ultimo di ogni creatura vivente è la morte, che rende pertanto vano e ridicolo l’aggrapparsi frenetico alle cose terrene. Quando ci si avvicina alla morte tutti i pensieri e le preoccupazioni di ordine materiale, come il lavoro, i guadagni, il conto in banca, la ricchezza, che prima occupavano la nostra mente, diventano insignificanti. La parabola del ricco stolto che dice a sé stesso «riposati, mangia, bevi e divertiti», fa capire che la vita è provvisoria e che il futuro costituisce un’incognita.

Chi è avido e interessato solo al successo economico e materiale vive una condizione di eterna schiavitù dal proprio denaro. L’avidità è un demone, che fa dimenticare i valori umani più importanti e soprattutto induce a trascurare il piano di salvezza divino. L’avido spende tutta la vita per il lavoro, il prestigio, per apparire agli occhi degli altri uomini, ma la sua ricchezza è illusoria e muore con lui. Ovviamente, il benessere materiale non è un male, ma è deplorevole l’egoismo, la cupidigia, il lusso sfrenato, la sete di potere e di successo economico, identificati come fini anziché come mezzi.

La ricchezza può infatti rivelarsi in tantissime circostanze un’occasione propizia per esercitare la carità verso il prossimo e promuovere il benessere sociale e collettivo. Papa Francesco ha detto che le vere ricchezze sono i tesori del cielo: «l’amore, la pazienza, il servizio agli altri, l’adorazione a Dio». Queste sono ricchezze che non vengono rubate. Le ricchezze materiali invece appesantiscono il cuore, lo incatenano, non gli danno libertà, mentre Gesù vuole che l’uomo abbia un cuore libero per amare.

La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?”. E disse: “Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?

[Lc 12, 16-20]

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