FEBBRAIO - Il riposo della terra
Il riposo della terra
Il rimando immediato del testo del Levitico è allo shabbat (sabato) e al suo significato: giorno di riposo e, insieme, giorno dedicato al Signore, per fare memoria dell’agire stesso di Dio. Perché la terra venga riconosciuta come un dono e non sia sotto il segno di uno sfruttamento selvaggio. Infatti, la terra non può essere sfruttata ad oltranza. Gli antichi sapevano bene, attraverso l’osservazione e l’esperienza, che la terra non poteva dare sempre frutto ma aveva bisogno di riposare. Il riposo della terra permette che essa si rigeneri e non diventi sterile.
Durante tale periodo la terra non deve essere seminata e le piante potate. La terra torna libera dalle fatiche come nel sabato della creazione. Se con il comando del sabato per l’uomo viene istituito il diritto del lavoratore, con il comando del riposo per la terra viene istituito il diritto ambientale. È trascorso mezzo secolo dalla pubblicazione del “Rapporto sui limiti dello sviluppo” (1972): in questo celebre documento, gli scienziati lanciavano un’allerta circa il rapido consumo delle risorse naturali, rinnovabili e non rinnovabili, da parte dell’apparato industriale, tale da fare presagire il loro esaurimento nell’arco di un secolo. Da allora, il consumo di risorse è addirittura aumentato: l’Italia, ad esempio, consuma ogni anno una quantità di risorse naturali quasi tre volte superiore a quanto la biosfera è in grado di rinnovare annualmente.
In un tempo in cui abbiamo dimenticato la naturale alternanza tra lavoro e riposo sia per l’uomo che per la terra, impoverita sempre più delle sue risorse con il ricorso a sistemi artificiali di reintegro degli elementi nutritivi e di allargamento delle aree urbanizzate e coltivate per scopi diversi dalla produzione di cibo, è facile cadere nell’illusione che tutto si possa fare, così come si ha la pretesa di manipolare gli altri attraverso la forza o l’inganno della comunicazione. La natura ci ricorda drammaticamente, tuttavia, che il comando dato da Dio nella Bibbia è l’unica alternativa che abbiamo per evitare sia le catastrofi ambientali che sociali.