A chi ha fortuna, il bue gli fa un vitello!
Coletta Boylet nacque a Corbie, nel 1381, da genitori anziani. Fu chiamata Nicoletta, quindi Coletta, perché concepita per intercessione di san Nicola di Bari. Già a nove anni ebbe una prima rivelazione sullo spirito francescano e sulla necessità di una riforma dell’Ordine. A diciotto anni rimase orfana. Cominciò una travagliata ricerca personale del senso della sua vita: ella sentiva una forte attrazione per la vita consacrata. Fece alcune esperienze in diversi Ordini, ma non trovò la forma a lei confacente.
Vestì l’abito del Terz’Ordine francescano e visse per quattro anni chiusa in un reclusorio immersa nella preghiera e nell’ascolto, attraverso una finestra, di chi le chiedeva consigli. Questa fu per lei una grande esperienza spirituale: ricevette le apparizioni di san Francesco che la invitava a riformare l’Ordine francescano. Coletta sentì che questa era la sua missione. Il Papa Benedetto XIII le diede il consenso e la nominò abadessa perpetua di tutti i monasteri riformati. Nella sua opera, Coletta fondò quindici monasteri, detti delle “clarisse colettine”, in cui riportò la Regola di santa Chiara con degli irrigidimenti: rivalutò il valore della povertà e dell’uguaglianza di tutte le sorelle nei lavori, compresa l’abadessa, assoluta obbedienza, accoglienza delle sorelle senza dote, una clausura più stretta che vedeva scomparire le sorelle che facevano servizi esterni, importanza alla celebrazione corale. Coletta scrisse le Costituzioni che furono approvate da Papa Pio II. Ella era una mistica con doni di visioni, estasi, profezie e di scrutare le coscienze. È invocata dalle donne che desiderano avere un figlio.