Mulino affaccendato - mugnaio infarinato
Nato in Gallia nel 496 da nobile famiglia, amica del re Clodoveo, non volle intraprendere la carriera militare e si pose al seguito di san Remigio, arcivescovo di Reims e come lui chiese e ottenne la facoltà di liberare i prigionieri che avesse incontrato, atto di carità che praticò a lungo, liberando tante vittime infelici delle guerre del tempo.
Pare che durante un viaggio verso Limoges, in una foresta, soccorse con la sua preghiera, la regina sorpresa durante una battuta di caccia dalle doglie del parto. Per questo, il re gli concesse il terreno su cui erigere un convento, il cui pozzo si riempiva miracolosamente di acqua. Il santo eremita edificò anche un Oratorio in onore della Madonna e un altare al suo maestro san Remigio, morto nel frattempo.
Nelle regioni già cristiane di Germania, Aquitania, Inghilterra, giunse la fama di santità che circondava l'eremita, e a lui accorrevano i malati e i prigionieri, i quali, invocandolo, riacquistavano immediatamente la libertà. San Leonardo morì il 6 novembre, nella metà del VI secolo. È raffigurato nell’arte e nell’iconografia popolare con le catene, simbolo dei prigionieri, ed è patrono dei fabbricanti di catene, di fermagli, di fibbie, ecc., dei parti difficili e dei bambini malati. Viene invocato anche contro la grandine e l’obesità.