Le parole di oggi

S. Carlo Borromeo v.

Ss. Vitale e Agricola mm.
lunedì 04 novembre 2024
06.56
17.00

Per batter la via della gioia - fuggite i rancori e la noia

Carlo nacque nel 1538, nella Rocca di Arona, del conte Borromeo, signore del Lago Maggiore. Come secondo figlio, era destinato alla tonsura, in base agli usi del tempo, e così fu. Nipote del Papa Pio IV, fratello della mamma di Carlo, entrò religioso nella Chiesa e fu nominato Vescovo di Milano a soli venticinque anni. L’arcidiocesi era davvero vasta, ma egli non si risparmiò nel visitarla in lungo e in largo, avendo cura sia della formazione del clero, sia delle condizioni dei fedeli.

Fondò seminari, ospedali e ospizi, attingendo anche dalle ricchezze di famiglia. Tutta la sua opera era in favore dei poveri. Nel 1576, con lo scoppio dell’epidemia di peste, era al capezzale di tanti malati ad assisterli. Il lavoro lo svolgeva con rigore e fermezza e per questo corse il rischio di essere ucciso: subì, infatti, un attentato, mentre era in cappella in preghiera, ne uscì illeso. Il suo impegno di risanamento e carità originò lo sviluppo di molte città sotto il suo episcopato, tanto che egli fu preso come modello da altri vescovi. Si prodigò senza sosta, ma la salute venne meno. Carlo fu grande nella carità, nella dottrina, nella pietà e nella devozione: fu uno dei maggiori conquistatori di anime.

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