Viene dal latino cum (“con”) e iugum (“giogo”), quello strumento di trazione che in aratura è applicato a due buoi per tracciare un unico solco.
Nel cristianesimo l’amore coniugale tra l’uomo e la donna, resi un solo corpo per un progetto comune di vita, è talmente somigliante all’amore creativo di Dio da essere un sacramento, cioè un segno della vita stessa di Dio visibile nell’uomo: il matrimonio.
«Siamo chiamati a passare da una semplice vita in comune a una vera comunione di vita», scriveva un frate cappuccino ai suoi fratelli. L’amore cristiano, in tutte le forme di vita in cui si declina, non è gioco ma giogo: non prevale una forza che vince, ma vale la forza che perdi a favore di un altro.