Gennaio, primo mese dell’anno, anche se gela e nevica non fa alcun danno
L’atto battesimale cui si sottopose Gesù è ricco di simbolismo e fu segno, per il cristianesimo, del nuovo modo di concepire l’essere “figli di Dio”, cioè essere compartecipi con Cristo della gioia del Padre, attraverso lo Spirito Santo. Gesù, innocente da ogni colpa, volle avvicinarsi alla folla sul Giordano, per ricevere anche lui il Battesimo da Giovanni. Questo al fine di essere solidale con quei penitenti, che erano alla ricerca della salvezza dell’anima e santificare con la sua presenza l’atto stesso.
I Padri della Chiesa hanno detto che Gesù, scendendo nelle acque del Giordano, ha idealmente santificato le acque di tutti i Battisteri. Con questo gesto, Egli ha istituito il Battesimo, il cui rito consiste nell’abluzione accompagnata dalla formula trinitaria: “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. La materia del Battesimo è l’acqua, simbolo della purificazione dell’anima. Esso può essere applicato “per immersione”; per “infusione”, cioè acqua versata sulla testa del battezzato; “per aspersione”.
Il Battesimo, primo dei sette Sacramenti, cancella il peccato originale e le colpe commesse fino al giorno in cui si riceve, rimette tutte le pene, rende il battezzato partecipe della grazia di Dio, capace della fede, membro della Chiesa, e gli imprime il carattere indelebile di cristiano. Con la cerimonia del Battesimo si impone al battezzato il nome, in genere cristiano, scelto dai genitori. La festa del Battesimo di Gesù, è occasione per riflettere sul valore del Sacramento. Gesù ci dice nel Vangelo di san Marco: “Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (16,16).