Donna, vento e fortuna - mutano come la Luna
Paolo Francesco Danei era il primo di sedici figli di una famiglia nobile per origine, ma non ricca. Egli aiutava il padre nel commercio, ma custodiva un suo progetto personale: creare un Ordine religioso. A 26 anni, il suo vescovo gli consentì di vivere da eremita e fu nella solitudine che maturò l’idea di un nuovo Ordine. E Papa Benedetto XIII lo autorizzò a “raccogliere compagni”. Non era un momento favorevole per gli Ordini religiosi: erano avversati dai Governi, la Chiesa era troppo debole, la stessa Compagnia di Gesù fu soppressa. La fede, a stento sopportata, non doveva evidenziare il sacrificio e la Croce.
In questo ambito, Paolo affinava il suo progetto e si fece chiamare “Frate Paolo della Croce”. Poi fondò un nuovo Ordine, detto dei “Chierici Scalzi della Santa Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, in cui si predicava Cristo crocifisso, come aveva fatto Paolo apostolo. Insieme al fratello, assisteva i malati di un ospedale romano, finché si ritirarono sul Monte Argentario, dove furono raggiunti da altri giovani, attirati da quella scelta così fuori dai tempi. Si tratta dei primi Passionisti, che attaccheranno l’ignoranza, l’irreligiosità, l’abbandono del Vangelo. I Passionisti, con l’emblema della croce e del cuore cucito sul saio, venivano chiamati da ogni parte e grande successo e diffusione ebbe l’Ordine.