Chi ha quattro e spende sette - non ha bisogno di borsette
Edvige nacque in Baviera da famiglia nobile e sposò Enrico I, detto il Barbuto. Ebbe sei figli, ma solo Geltrude sopravvisse. Fu abile consigliera del marito nel governo del ducato. Ella fu dolce con i sudditi, mite con i nemici, assisteva i poveri, i religiosi, si occupava delle condizioni di vita dei carcerati. Pensare a queste opere di carità era per lei il dovere di una principessa cristiana.
Edvige condusse una vita privata molto austera, fatta di digiuni, veglie, privazioni, mortificazioni del corpo e offriva le sofferenze per l’egoismo e l’avidità umane. Delle sue ricchezze non tratteneva nulla, le utilizzava per i bisognosi, per curare gli ammalati e i lebbrosi. Vestiva una tunica e un mantello. Alla morte del marito, entrò nel Monastero cistercense da lei stessa fondato, di cui la figlia Geltrude era badessa. Visse e morì da monaca penitente e chiese di essere sepolta nella tomba comune del monastero.
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