Chi disprezza vuol comprare - e chi loda vuol lasciare
Bruno nacque a Colonia, in Germania, prima del 1030 e fu maestro all’Università di Reims, in Francia. Era esperto di eloquenza, dialettica, dottrina, maestro esemplare per i suoi allievi. Ma, egli sentiva attrazione per la solitudine e la preghiera, così nel 1084, insieme a sei compagni si ritirò nella valle della Chartreuse, un luogo selvaggio e appartato, detto “chartusia”, dove poter vivere il Vangelo in maniera radicale. Lì diede origine alla prima Certosa, modello di quelle che seguirono, costituita da un oratorio, dove i monaci pregavano riuniti in coro e una cella singola per ciascuno di essi, in cui studiavano, lavoravano e pregavano.
Nella Certosa si svolgeva una vita da eremiti con momenti comunitari. Un suo ex allievo di Reims fu eletto papa col nome di Urbano II. Costui lo chiamò in Vaticano come suo consigliere. Dopo poco, però, il monaco lasciò l’incarico per ritirarsi di nuovo in solitudine e fondò un’altra Certosa in Calabria, nella Foresta della Torre e vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Per Bruno, la Certosa era un autentico modello di povertà e di gioia, che si rifaceva alla Chiesa primitiva. La vita dei Certosini doveva essere orientata a servire il Signore col lavoro e a insegnare ai fratelli e alle famiglie i mestieri, mantenendo la fedeltà allo spirito primitivo.