Le parole di oggi

S. Francesco di Assisi

S. Petronio v.
venerdì 04 ottobre 2024
07.17
18.48

Porta chiusa spaventa - porta socchiusa tenta

Francesco nacque ad Assisi nel 1182 da Pietro di Bernardone, ricco mercante di stoffe e Madonna Pica. Da giovane, condusse una vita mondana. Partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, ma fu tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo indusse a mutare radicalmente lo stile di vita. Tornato ad Assisi, Francesco, in un primo momento, cercò di realizzare il suo sogno di diventare cavaliere e si preparò a partire per partecipare alla Crociata. Durante il viaggio, una voce lo trattenne dal proseguire, facendogli capire che il suo percorso era diverso.

Tornò ad Assisi, si dedicò a opere di carità tra i lebbrosi e restaurò alcune chiese in rovina, come gli aveva suggerito una voce ascoltata attraverso il Crocifisso, nella chiesa di San Damiano. Il padre di Francesco, adirato per il cambiamento radicale del figlio e per la generosità con cui offriva i beni ai poveri, lo diseredò. Francesco rinunciò alla sua condizione agiata e davanti al vescovo Guido si spogliò dei suoi vestiti e indossò l’abito da eremita. Egli iniziò a predicare, raggruppando intorno a sé i primi compagni, che divennero i primi confratelli del Primo Ordine Francescano da lui fondato.

La loro prima sede fu nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210, l'Ordine venne riconosciuto da Papa Innocenzo III. Nel 1212, fu seguito da santa Chiara d'Assisi. Ella indossò l'abito monastico e istituì il Secondo Ordine Francescano, detto delle clarisse. Nel 1219, Francesco si recò in Egitto, dove riuscì a incontrare il sultano, il quale rimase ammirato dalla personalità e dalla forza del frate. Tornato ad Assisi, trovò disaccordo tra i frati, rinunciò così all’incarico del governo.

Si ritirò sul Monte della Verna, dove nel 1224, dopo una quaresima di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, gli comparve un Serafino e gli fu fatto il dono delle stimmate. Francesco trascorse gli ultimi anni della sua vita nella sofferenza fisica e in una cecità quasi totale, ma non fu, per questo, indebolito l'amore per Dio e per la Creazione di cui aveva cantato le lodi tutta la vita. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226.

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