Le parole di oggi

S. Isidoro v. dott.

S. Gaetano Catanoso sac.
giovedì 04 aprile 2024
06.52
19.44

Visto e rivisto il fondo del bicchiere - anche chi non sa nulla dà un parere

Sant’Isidoro è considerato il più illustre dottore della Chiesa di Spagna. Nacque a Cartagena, da famiglia nobile, tra il 556 e il 571. Rimasto presto orfano, venne educato nella pietà e negli studi dai suoi tre fratelli. Imparò la lingua greca, ebraica e latina e si specializzò nel diritto. Fu eletto sulla cattedra episcopale di Siviglia, e si occupò delle vicende politiche e religiose della Spagna dominata dai Visigoti: contribuì alla conversione di questi dall’arianesimo al credo niceno e fu promotore del risveglio culturale e letterario in quei tempi.

Ristabilì la disciplina nella Chiesa di Spagna e animò molti Concili che si tennero a quel tempo, alcuni dei quali presiedette lui stesso. Costruì monasteri e collegi, dove crebbero molti discepoli, fra cui sant’Ildefonso. Ebbe molta cura delle pratiche di pietà e della sua vita interiore con la preghiera, la meditazione e la penitenza. Scrisse: “La vita media, composta dalla vita contemplativa e quella attiva, risulta normalmente più utile a risolvere quelle tensioni che spesso vengono acuite dalla scelta di un solo genere di vita e vengono invece meglio temperate da un’alternanza delle due forme”.

Nel momento in cui sentì la morte vicina, ormai infermo, si fece portare in chiesa, dove pregò intensamente e ricevette il viatico. Prima di morire, distribuì i beni della sua casa episcopale e condonò ogni debito. Fu definito: “Il dottore eccellente, la gloria della Chiesa cattolica, il più saggio uomo che fosse comparso per illuminare gli ultimi secoli”.

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