Tra ghiaccio e carbone - non c’è comprensione
Maria Bernarda nacque a Lourdes, villaggio tra i Pirenei, nel 1844. Figlia di un mugnaio, la sua famiglia viveva di stenti a causa di affari andati male. La mattina dell’11 febbraio 1858, Bernardette con la sorellina e una compagna uscirono a cercare legna, spingendosi fino alla Rupe di Massabielle, dove la roccia formava una piccola grotta. Bernadette, cagionevole di salute, era rimasta indietro da sola e, all’improvviso udì un gran rumore: non vi era alito di vento, ma la grotta era piena di una nube d’oro e una splendida Signora vestita di bianco apparve sulla roccia.
La fanciulla subito si inginocchiò e cominciò a pregare con la sua corona. La Signora lasciò che pregasse, facendo passare fra le dita i grani del Rosario che portava in vita, senza recitare l’Ave Maria, ma unendosi a Bernadette nel Gloria al Padre. Da quel giorno al 16 luglio, vi furono altre diciassette apparizioni, in cui Bernadette chiese alla Signora chi fosse ed Ella rispose: “Io sono l’Immacolata Concezione”.
La notizia dell’evento si sparse e fedeli in gran numero accorrevano alla Grotta, dove i miracoli furono copiosi. Bernadette subì interrogatori pressanti sia dalle autorità civili che religiose, ma lei fu sempre limpida e sicura nelle sue risposte. Presto si ritirò in convento per condurre una vita nascosta e di preghiera. Fu tormentata da grandi sofferenze fisiche e spirituali, attraverso le quali raggiunse la perfezione e con gioia e fervore si spense all’età di 35 anni.
Per tutta la vita Bernadette cercò di assomigliare il più possibile alla Vergine Immacolata, che vide, ascoltò, amò. Semplice e mite, conservò nel silenzio i segreti affidatigli dalla Vergine, convinta e coerente e consapevole che la sua missione era di “riferire”. Per i malati nell’anima offrì la sua vita.