Cari giovani aprite il cuore alla chiamata del Signore
Anselmo nacque ad Aosta nel 1033. Il padre, molto autoritario, fu causa delle sue amarezze giovanili. Gli proibì di poter seguire la sua inclinazione di farsi monaco, perché essendo primogenito, doveva essere erede del nome e delle ricchezze, secondo la tradizione. I contrasti col padre, infine, lo esasperarono e fuggì di casa. Giunse all’Abazia di Le Bec, dove studiò e, preso l’abito, ne divenne l’Abate, mostrando grande saggezza nel governo.
L'acutezza nell'intelligenza, la dolcezza di carattere e la santità di vita lo resero famoso e il re Guglielmo II il Rosso lo nominò arcivescovo nella sede vacante di Canterbury. La situazione della Chiesa inglese era molto difficile in quel periodo per la violazione della libertà religiosa da parte del re. Anselmo tentò di mediare il rapporto, ma si arrivò a un conflitto duro tra l'autorità secolare e quella religiosa.
L'arcivescovo non si arrese, non abbondonò la sua posizione e ricorse al Papa per ottenere l’affermazione dei diritti del popolo cristiano. Fu costretto, però, ad abbandonare la sua sede per l’esilio. Studioso instancabile, pensatore acuto, grande teologo del tempo, egli aprì una nuova strada, affermando che la certezza della fede va addotta con prove razionali. Rientrò a Canterbury e lì morì da uomo giusto, le cui scelte erano state fatte per servire la società nella quale si trovava. Sant’Anselmo d’Aosta fu nominato Dottore della Chiesa.