Marco Roy nacque nel 1578, a Sigmaringen, sul Danubio, in Germania. Era il quinto di sei figli di Genoveffa Rosenberger e Giovanni Roy, ricco albergatore. Marco seguiva gli studi in filosofia, nel collegio dei gesuiti di Friburgo, studi che interruppe per laurearsi, più tardi, in diritto canonico e civile. Esercitò l’avvocatura per poco tempo durante il quale fu soprannominato “l’avvocato dei poveri”, perché difendeva gratuitamente coloro che non avevano denaro per pagare un avvocato.
Nel settembre del 1612, a 34 anni, venne ordinato sacerdote col nome di fra’ Fedele e venne accolto nel noviziato di Friburgo. Ricoprì il compito di guardiano in alcuni conventi, prodigandosi nell’assistenza dei soldati colpiti dalla peste. Creata la “Propaganda Fide”, nel 1622, padre Fedele fu inviato come missionario apostolico nel distretto di Pretigovia, dove la popolazione era passata alla fede zwingliana.
Nonostante la tensione provocata dall’occupazione militare della regione da parte dell’arciduca Leopoldo V d’Austria, padre Fedele continuava la sua predicazione controriformista. Vi furono numerose conversioni, ma forte era l’intolleranza dei contadini calvinisti del cantone svizzero dei Grigioni, scesi in guerra contro l’imperatore d’Austria, accusandolo di essere un agente al servizio dell’imperatore cattolico.
Il 24 aprile del 1622, durante la predica domenicale, si udì qualche sparo. Padre Fedele terminò di celebrare la Messa e poi si avviò verso casa. All’improvviso fu circondato da una ventina di soldati. Gli intimarono di rinnegare quanto aveva predicato, ma al suo rifiuto, lo uccisero.