Una lacrima sincera - lava più di una bufera
Durante la persecuzione, il governatore Quinziano si accanì contro Agata, vergine catanese e per corromperla la consegnò a una meretrice, ma ella non si piegò. Le fece allora strappare una mammella e incarcerare, ordinando che nessuno la curasse. Nella cella le apparvero un vecchio e un bambino con un lume, san Pietro con un angelo: Agata acconsentì di essere curata dal santo.
Quinziano, in seguito, la fece martirizzare su croci chiodate e carboni ardenti e, mentre accadeva ciò, Catania fu scossa da un terremoto, ma Quinziano fece incarcerare la fanciulla e fuggì, finendo morto annegato nel Simeto. Agata, invece, morì in carcere per le ferite. Un angelo pose accanto alla sua tomba una tavoletta con su scritto le iniziali: “M.S.S.H.D.E.P.L.”, cioè “Una mente santa e spontanea, onore a Dio e liberazione per la patria”.
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