Cresce in tutta la regione mediterranea ed è ammirato per la bellezza delle foglie sempre verdi, per l’aroma che sprigiona, anche da secco, e soprattutto per i mille usi non solo culinari.
Per scopi medicinali si raccolgono le foglie a marzo, quando la pianta è in piena fioritura. Le bacche invece vanno raccolte a maturazione completa verso fine estate, per essere utilizzate fresche o conservate dopo opportuna essiccazione all’ombra.
L’alloro contiene oli essenziali, tannini, amidi, resine, acido laurico e una materia grassa, la laurostearina (o laurina) che ne costituisce il più importante principio attivo.
Grazie a questi elementi possiede spiccate proprietà stomachiche, carminative, stimolanti, risolventi, diuretiche, emmenagoghe, diaforetiche e antisettiche. L’infuso di 10-15 g di foglie in un litro d’acqua calda, preparato al modo del tè, si usa quale stomachico e digestivo, e bevuto a tazze prima di andare a letto è utile anche contro l’insonnia.