Liturgia della Luce. Benedizione del Fuoco, del Cero Pasquale e dell’Acqua. Rinnovo promesse battesimali
Il Sabato Santo è il giorno del silenzio, del raccoglimento, della meditazione per Gesù che giace nel sepolcro; solo dopo verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma il sabato vi è il silenzio del riposo della morte. Anche i Vangeli tacciono: il racconto della Passione di Gesù si ferma alla sera del venerdì, all’apparire delle prime luci del sabato e riprende il terzo giorno.
Il Sabato Santo è l’unico giorno senza celebrazione eucaristica: tacciono le campane, nessuna candela accesa nelle chiese spoglie, nessun canto. Anche la preghiera si fa silenziosa ed è carica di attesa: attesa di ciò che cambierà ogni cosa, ogni storia. Il Signore è morto nella carne ed è disceso nel Regno degli Inferi e con la sua morte ha distrutto la morte stessa in un mirabile combattimento. Così il Sabato Santo è un tempo capace di germinare la vita, cioè è un crescere del tempo verso il trionfo della vita nuova: il suo silenzio è un tempo carico di energie e di vita.
Il Sabato Santo, Dio sembra assente, il dolore appare senza senso e Lui, dov’è? Sabato Santo è anche per chi nel suo cammino di fede incontra le tenebre, vede vacillare la propria fede, non riesce a nutrire speranza. Appare giorno privo di sensibilità, in cui la fiducia svanisce… ma, è bene vederlo come un tempo in cui il disfacimento del nostro essere esteriore fa spazio alla crescita del nostro uomo interiore… allora, ognuno potrà dire del suo Sabato Santo: “Dio veramente era qui accanto a me, ma io non lo sapevo!” (Gen 28,16). L’aurora della Pasqua segue sempre il Sabato Santo!
Ispirato a un testo di E. Bianchi