Rubrica Coltivatori
Vi invito a riflettere sulla bellezza del creato, soffermandoci a rileggere con attenzione il “Cantico delle creature” del nostro Padre Francesco. Già otto secoli fa egli aveva intuito l’importanza e il rispetto dovuto a tutto ciò che ci circonda. Da allora nulla è cambiato se non la folle arroganza del genere umano che pretende di piegare alla propria volontà un meccanismo perfetto nel suo equilibrio come l’Universo.
Proprio noi che amiamo la terra e i suoi frutti e lo facciamo vivendo in simbiosi con la natura dobbiamo impegnarci per non permettere che si continui questa insana rincorsa all’autodistruzione. Promettiamocelo scambievolmente, certi di rimanere coesi in questa convinzione e di non transigere.
Vi lascio con questo pensiero che ci unisce in questo proposito e vi rinnovo gli auguri più grati e sinceri per un sereno Natale e un felice Nuovo Anno.
Sinceramente vostro,
Frate Indovino.