Le parole di oggi

S. Ireneo v. dott. m.

Ss. Sereno e C. mm.
venerdì 28 giugno 2024
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Ultimo Quarto a h. 23.53

Ireneo, in greco significa “Pacifico”, nacque a Smirne verso l’anno 130. È uno dei più grandi teologi del II secolo. In gioventù ascoltava e seguiva il vescovo della città san Policarpo, il quale era stato discepolo dell’apostolo Giovanni. Durante la persecuzione ordinata da Marco Aurelio, Ireneo si trovava a Lione come presbitero di quella chiesa a servizio del vescovo Potino. Quando, nel 177, il vescovo Potino morì in carcere per i maltrattamenti subiti, egli gli succedette, ereditando una chiesa martirizzata e decimata dei suoi sacerdoti e dei fedeli a causa delle persecuzioni.

Fu certamente un grande pastore. Ireneo si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia e lavorò per estendere il cristianesimo in tutta la provincia. Imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche, con amore di padre, preoccupandosi di ogni pecorella. Dovette intervenire nella controversia circa la data di celebrazione della Pasqua: le Chiese dell’Asia la festeggiavano il 14 del mese di Nisan (marzo), mentre a Roma la si celebrava sempre in data mobile, la domenica dopo il plenilunio di primavera.

Il papa Vittore I lanciò la scomunica per le comunità di tutta l’Asia. I vescovi, tra cui Ireneo, scrissero al Papa invitandolo ad avere cura della pace, dell’unione e della carità. Le Chiese dell’Asia col tempo si uniformarono alla data romana. La sua opera più grande è lo studio che egli fece di tutte le eresie, per poterle combattere e assicurare il trionfo della fede. Il suo studio è raccolto in un trattato, “Adversus haereses”, “Contro le eresie”, in cui smaschera le false dottrine. Inoltre, grande valore hanno le sue testimonianze sull’Eucarestia e su Maria. Probabilmente, Ireneo morì martire verso il 202.

Le parole buone del mese di...