Famiglie

La vacanza - Spazio per riavvicinarci al creato e a Gesù

di Barbara Baffetti
Nel tempo lungo di sospensione degli impegni scolastici, la famiglia si riappropria di momenti più distesi.

Il dilemma di sempre è il luogo verso cui destinare le risorse e i desideri di tutto il gruppo: adulti, bambini e ragazzi.

Non sempre è facile trovare un posto che soddisfi le attese di tutti, ma quando riusciamo a far prevalere il desiderio di poter stare insieme in modo più significativo, nessuna destinazione rappresenta un limite. La vacanza dovrebbe anche essere uno spazio ampio per offrire al cuore la capacità di stupirsi e di provare gratitudine per quanto il Signore ha fatto per noi. La bellezza dei luoghi che ci circondano è spesso straordinaria.

La frenesia del lavoro e del quotidiano agisce a volte da elemento sottraente, ma appena ci si ferma e si comincia a riappropriarsi di uno sguardo rinnovato, purificato dalle preoccupazioni e dalla fretta, ci si accorge inevitabilmente dei tanti doni che stanno intorno a noi. Se poi si ha la fortuna di poter avventurarsi tra mare e monti, allora davvero il cuore riesce a traboccare di gioia per quanto ci è stato dato in custodia.

La vacanza rappresenta, dunque, una possibilità per ritrovare il senso del nostro essere immersi nel creato, creature fragili, ma elette a un’attenzione e a una cura che è privilegio solo nostro e di cui troppo spesso ci dimentichiamo. Possiamo, invece, goderci fino in fondo le vette delle montagne o lo sciabordio dell’acqua sulla riva del mare. Respiriamo a pieni polmoni l’aria e approfittiamone per levare il nostro grazie a Chi ha fatto tutto questo solo per amore. Inoltre, perché non essere creativi e pensare alle vacanze come a un piccolo laboratorio di stupore per il creato?

Ecco qualche suggerimento:

1. proviamo a progettare questo spazio perché il cuore torni a colmarsi di bellezza, così da farne incetta e da portarne memoria al rientro nelle città;

2. cogliamo l’occasione per ridefinire il tempo e i comportamenti da tenere durante l’anno di attività che ci attende, in modo che siano sostenibili rispetto al creato e anche al nostro essere famiglia;

3. facciamo foto dei luoghi visitati e stampiamole, senza che rimangano solo nei nostri cellulari. Scegliamo quelle preferite anche dai nostri ragazzi, incorniciamole e attacchiamole in casa: siano ogni giorno il ricordo di quanto di bello abbiamo vissuto e lo stimolo a non perdere occasione per raccogliere la richiesta di cura della nostra amata terra.

Il tuo cuore agitato sente sempre una gran mancanza,un non so che di meno di quello che sperava, un desiderio di qualche cosa, anzi di molto di più

Giacomo Leopardi, Zibaldone 142

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Famiglia e giovani