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CALENDARIO 2014

LO SPACCAPIETRE GIAPPONESE

Il lato giusto della maniglia

"Esiste un quadro abbastanza conosciuto che rappresenta Gesù mentre con la mano sinistra sorregge una lampada ad illuminare la scena, e con la destra bussa ad una porta chiusa. Quando il quadro fu presentato per la prima volta ad una mostra, un visitatore fece notare al pittore che, secondo lui, vi era stata una dimenticanza: la porta era senza maniglia. «Non è una dimenticanza», rispose il pittore. «Questa porta rappresenta il cuore umano. E il cuore si apre solo dall’interno».".

Ai piedi della grande montagna vicina al villaggio, Yamatsumi martellava con forza la roccia. Ma la fatica era tanta e il sole picchiava impietoso. Poco più a valle scorreva il viavai della gente e passavano i palanchini con i notabili del paese sotto una tenda di seta rossa. Yamatsumi nel vederli alzava gli occhi al cielo e sospirava: «Potessi essere ricco anch’io e viaggiare in un palanchino, sotto una tenda di seta rossa!». Il suo desiderio fu accolto e Yamatsumi si ritrovò in un palanchino sotto una tenda di seta rossa. Ma il sole continuava a saettare implacabile, la gente ansimava e tutto bruciava dalla sete. Yamatsumi si sentiva deluso ed impotente. Tirò fuori la testa dal suo palanchino e disse: «Vorrei essere io il sole!». Il suo desiderio fu di nuovo esaudito e Yamatsumi fu il sole: da mattina a sera disperdeva l’oscurità, donava luce e calore, dal cielo dominava incontrastato su ogni cosa. Ma una mattina, tra lui e la terra, si insinuò una nube che imprigionò i suoi raggi. Inutilmente Yamatsumi si agitò, scagliò i suoi dardi infuocati, cercò di dissolvere la nube. Alla fine, vistosi sconfitto, disse: «Voglio essere la nube!». «Sia fatto come tu vuoi», gli fu risposto. E Yamatsumi fu una nube capace di fare il bello ed il cattivo tempo, pronta a dispensare la pioggia e la neve a suo piacimento e a contrastare, senza alcun timore, il dominio del sole. Ma un giorno si trovò a passare accanto alla vetta rocciosa di un’alta montagna. Yamatsumi percepì subito quella presenza come una sfida, raccolse tutte le sue forze e si scagliò con violenza contro la roccia: vento, pioggia, grandine, tuoni, saette... La montagna rimaneva là superba e immobile, nel suo atteggiamento di sfida. Yamatsumi allora, al colmo dell’ira, gridò: «Voglio essere la montagna!». E così fu. Una montagna maestosa e svettante, avvolta nella sua superba bellezza. E passarono i giorni. Una mattina arrivò qualcuno armato di mazza e scalpello che cominciò a colpire ai piedi la montagna. Mentre i pezzi si staccavano, Yamatsumi si piegò e vide di lontano un uomo che, battendo con la mazza e il martello, faceva tanti blocchi e li accatastava l’uno sull’altro. «Chi è quel piccolo essere che osa dilaniarmi brano a brano? Voglio essere io quell’uomo!». E Yamatsumi tornò ad essere lo spaccapietre di un tempo, ma finalmente felice e contento. (Da una novella giapponese)

Esiste un quadro abbastanza conosciuto che rappresenta Gesù mentre con la mano sinistra sorregge una lampada ad illuminare la scena, e con la destra bussa ad una porta chiusa. Quando il quadro fu presentato per la prima volta ad una mostra, un visitatore fece notare al pittore che, secondo lui, vi era stata una dimenticanza: la porta era senza maniglia. «Non è una dimenticanza», rispose il pittore. «Questa porta rappresenta il cuore umano. E il cuore si apre solo dall’interno».
Chi acquista senza bisogno paga sempre caro.
LAVORI DEL MESE Preparate le aiuole per le seconde semine. Non interrompete la lotta ad infestanti e parassiti. Fate i regolari trattamenti e le innaffiature necessarie. Togliete i succhioni rimasti sul vecchio degli alberi da frutto, viti ed olivi prima che diventino legnosi. Diradate i frutticini in eccedenza appena finita la cascola naturale. Controllate gli innesti assicurando i nuovi germogli con nuove legature. Evitate di far giungere i raggi diretti del Sole ai semenzai e alle giovani piantine.
ORTO Trapiantate i cardi. Raccogliete le piante aromatiche da essiccare. Rincalzate le nuove piantine e irrigatele con regolarità. Aggiornate le legature dei pomodori ai sostegni, continuando a scacchiarli. Tagliate il vecchio dei carciofi fino a 4 cm sotto il livello del suolo. Munite di sostegni fagioli e fagiolini rampicanti. Seminate (o trapiantate) i pomodori per la raccolta tardiva. Semine e trapianti in terreno aperto: fagioli e fagiolini nani e rampicanti; cavoli precoci, rape e ravanelli; bieta da taglio e da orto; prezzemolo, sedano e basilico; lattughe, indivie e cicorie da taglio; porri e zucchine.
GIARDINO Innaffiate regolarmente le vostre piante in vaso aggiungendo ogni 15 - 20 giorni un buon fertilizzante. Potate alberi ornamentali ed arbusti sfioriti, bruciando le spuntature per evitare infezioni. Altrettanto fate con le bulbose sfiorite. Cominciate a cimare i crisantemi. Seminate all’aperto violacciocche, garofani, primule, campanule, myosotis.
VIGNA E CANTINA Continuate a scacchiare le viti facendo attenzione a lasciare quei germogli che saranno utili per il prossimo anno. Provvedete ai trattamenti contro peronospora, oidio e ragnetto rosso. In cantina controllate i livelli dei recipienti vinari, facendo attenzione alla copertura con olio enologico e cambiando mensilmente la pastiglia antifioretta. Giorni adatti per i travasi: dal 13 al 26 del mese.
Curiosità esistenziali Mia moglie dice che sono troppo ficcanaso... almeno così scrive nel suo diario!
CREMA PASTICCERA Molto usata in pasticceria per farcire crostate, bignè, dolci millefoglie e pandispagna, può servire anche per accompagnare dolci al cucchiaio. È molto facile da preparare; a una miscela di uova, zucchero e farina si aggiungono, a fuoco basso, piccole dosi di latte tiepido, mescolando continuamente. CONSIGLI. Al contrario della crema inglese, la crema pasticcera deve raggiungere sul fuoco il bollore e bollire per almeno 5 minuti. Questo perché non deve prendere il sapore di farina. Risulta più vellutata se, tolta dal fuoco, vi aggiungete una noce di burro o un po’ di panna montata. Mescolate spesso mentre si raffredda per impedire che formi la pellicola in superficie. Un ottimo rimedio per impedire il formarsi della pellicola consiste nel fare aderire un foglio di carta da forno sulla superficie della crema versata nel recipiente atto a raffreddarla. Avete già sfogliato il vademecum del cuoco perfetto? Eccone il titolo: In Cucina non tutti sanno che... Informatevi alla pag. 19 di questo Calendario.
Le donne pure stanno nella vita come rose nell’oscuro fogliame (Julius Rodenberg).
Ipocondria dolorosa Paziente dal medico: «Dottore, se mi tocco qui ho male (indicando il fegato con l’indice). Pure se mi tocco qui ho male (indicando la milza con lo stesso dito). E anche se mi tocco qui (indicando sempre allo stesso modo altre parti del corpo…). Cosa può essere?». - Il dottore: «Credo che lei abbia l’indice fratturato! ».
Una volta tanto si parla al positivo riguardo a brasati, stufati e spezzatini!! Nuovi studi decantano i vantaggi di cotture lente a bassa temperatura. Essi dimostrano come le carni siano più salubri quando vengono cotte a temperature moderate come avviene nel caso della stufatura e della brasatura, nelle quali (a parte la prima e breve fase della rosolatura) non si superano i fatidici 100°C. Così si riduce sensibilmente la formazione di amine eterocicliche, sostanze di cui si conosce la cancerogenicità negli animali. Infatti esse aumentano in proporzione con la temperatura e la durata della cottura di carni e pesci, a prescindere dal tipo. L’interessante novità giunge dalla pubblicazione di questa ricerca, che evidenzia come nelle carni cotte ad alta temperatura siano presenti livelli di amine eterocicliche molto più elevati rispetto alle altre, e riferisce che il consumo di fibre animali così cotte porta a modifiche del DNA delle cellule del colon. Il dato confortante è che il numero di tali cellule modificate veniva sensibilmente ridotto quando, insieme alla carne cotta, i soggetti umani offertisi per l’esperimento assumevano un mix di alimenti protettivi (abbondanti quantità di cavoli e broccoli, yogurt ed estratti di clorofilla).
LA CARLINA, PIANTA DI CARLO MAGNO La Carlina è una specie di cardo selvatico di media montagna, senza fusto, che cresce con un capolino radente al suolo, da cui si irradiano a stella le foglie spinose. Delle circa venti qualità che si conoscono, ce ne sono alcune di cui si mangia la base del capolino, come si fa con i carciofi. Il termine deriva da cardo, ma è alterato in “carlina” per accostamento al nome di Carlo, e sembra derivare proprio da Carlo Magno. In effetti, un’antica leggenda narra che questo imperatore, in viaggio verso Roma, si trovasse a passare con il suo esercito, decimato dalla peste, vicino al massiccio del monte Amiata. Il suo animo era in preda all’ansia per la sorte dei suoi soldati, ed anche per la propria. Ma durante la notte, sognò un angelo che gli disse di salire sul monte e, una volta in cima, di scagliare la sua lancia il più lontano possibile: l’erba la cui radice sarebbe stata trafitta dalla lancia, doveva essere raccolta, tostata e ridotta in polvere; quindi, mescolata al vino, doveva essere somministrata ai soldati, che sarebbero guariti dalla peste. Carlo Magno, destatosi, fece come gli era stato suggerito in sogno e il suo esercito fu liberato dal terribile contagio. La leggenda conclude dicendoci che ancora oggi questo vegetale mostra nella radice il segno del colpo di lancia dell’imperatore Carlo Magno.
La tristezza, ci dicono i santi, può essere di segno positivo o negativo. È buona se induce alla bontà; è cattiva se genera angoscia, inerzia, ira, gelosia, invidia, sofferenza.
OLTRE LE NUVOLE Non è ancora un fatto accertato che il nostro satellite condizioni la biologia umana, ma è invece accertato che possa interagire con la riproduzione di organismi più semplici come alcuni insetti, plancton e coralli marini. Il nostro satellite, inoltre, funziona come uno schermo protettivo che ci preserva da impatti con asteroidi e comete (come la meteora che ha generato, proprio sulla Luna, il cratere Copernico) e aiuta la Terra a mantenere piuttosto stabile la sua inclinazione durante la rotazione intorno al Sole. Comunque la curiosità dell’uomo nei confronti della Luna non conosce appagamento e pare che in futuro si realizzerà una vera e propria base lunare per l’esplorazione del satellite.
POSIZIONI PLANETARIE Il 21 giugno a h. 12.51 il Sole entra in Cancro dando luogo al Solstizio d’Estate. Il giorno 17 Mercurio entra in Gemelli, come anche Venere il 23 del mese. Marte è in Bilancia, Giove in Cancro, Saturno in Scorpione, Urano in Ariete e Nettuno, ancora in Pesci, diventa retrogrado a partire dal giorno 22.
In Italia non preoccupa più il problema della fuga dei cervelli all’estero. Il fenomeno è ampiamente compensato dalla proliferazione di imbonitori capaci di farti scambiare lucciole per lanterne.
Ci sono delle persone che hanno un tempismo impressionante: aprono la bocca proprio quando non hanno nulla da dire.
Si incontrano a volte degli individui che riescono a resistere a tutto, fuorché alle tentazioni.
CIAMBELLONE O TORCOLO. - Ingredienti: 500 gr di farina - 4 uova - 150 gr di burro - 300 gr di zucchero - 1 bicchiere di latte - 1 bicchierino di mistrà (o altro liquore, dolce ed aromatico) - cartina di lievito vanigliato - buccia di un limone non trattato
- Procedimento: unite tutto in un recipiente adatto e lavorate a lungo fino ad ottenere una pasta densa ma non solida - Versate il tutto in uno stampo imburrato - Mettete in forno caldo a 180°C per 30 minuti - Servite freddo.
CARDO MARIANO (Silybum marianum) - Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. A scopo curativo si usano soprattutto i semi, particolarmente ricchi di silibina. Pianta utilizzata per curare malattie del fegato e della colecisti, disturbi dell’apparato gastrointestinale e persino delle emorroidi. Oggigiorno gli è riconosciuta un’efficacia epatoprotettiva, antiossidante e antinfiammatoria. Da non trascurare l’azione antifibrotica del Cardo mariano, preziosa nella prevenzione della cirrosi epatica e, non da ultimo, un’attività limitatrice della formazione del colesterolo. Recenti studi hanno messo in luce la capacità della silibina di migliorare la funzionalità del pancreas e di inibire le concentrazioni di istamina.
Non conosceremo mai un tacchino che chieda l’anticipo del Natale. Così come non conosceremo amministratori e politici (i quali non sono più fessi dei tacchini) che decidano di diminuirsi privilegi e prebende.
Arriverà il momento in cui il padrone non darà più cibo e i numerosi leccapiedi se ne andranno altrove a cercar poltrone e a caccia della pagnotta perduta, sperando di trovare la ciotola che li sfami.
Il saggio dice: “Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo” (Johann Wolfgang von Goethe).
Due cose impariamo dall’esperienza: la prima, che dobbiamo correggere molto; la seconda, che non dobbiamo correggere troppo (Charles-François Delacroix).
FENOMENI CELESTI: Mercurio è osservabile con sempre maggiore difficoltà nei bagliori del tramonto ad inizio mese per riaffacciarsi all’alba a fine mese. Venere è ben visibile all’alba, Marte è visibile per quasi tutta la notte. Giove è visibile nella prima parte della notte per un lasso di tempo sempre più ridotto. Saturno è visibile per quasi tutta la notte, salvo le ore immediatamente antecedenti l’alba.
MACCHIE SOLARI: graduale diminuzione che si accentua nell’ultima decade del mese.
TEMPESTE MAGNETICHE: in deciso calo.
GIORNATE FAVOREVOLI: la prima decade rientra nella normalità del mese precedente. Possibili alterazioni psicosomatiche nella seconda e soprattutto nella terza decade.

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