Creature
Giulio Albanese intraprende un viaggio tra le creature con una visione affettuosa ma disincantata, rispettosa dell’autonomia della singola creatura, ma sempre in relazione col Creatore. «Di questi tempi, segnati dal Covid-19 – scrive −, questa poesia orante infiamma i cuori, ossigena i polmoni dell’anima. E sì perché San Francesco è stato ispirato nel concepire un simile canto. E la sua spiritualità serafica e disarmante, per dirla con le parole di papa Bergoglio, è ancora oggi espressione eloquente di quell’“ecologia integrale” di cui c’è davvero tanto bisogno nel cosiddetto mondo “villaggio globale”. Il Cantico delle Creature trova il suo incipit in Dio, che viene lodato in base a ciò che ha creato. Tutto ciò che ci circonda è considerato in sé, come anche in relazione con il Dio vivente».
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