Andate e invitate
La scelta del Santo Padre è stata quella di concentrarsi su questi due verbi-chiave, “Andate e invitate!”, al fine di portare avanti il suo desiderio costante di comunicare con chiarezza che la missione cristiana non può essere altro che un’ instancabile dinamica in uscita, un andare e invitare alla festa del Signore, a cercare la sua dimora in mezzo a noi.
“Oggi il dramma della Chiesa è che Gesù continua a bussare alla porta, ma dal di dentro, perché lo lasciamo uscire! Tante volte si finisce per essere una Chiesa […] che non lascia uscire il Signore, che lo tiene come “cosa propria”, mentre il Signore è venuto per la missione e ci vuole missionari.» ( cfr. Discorso ai partecipanti al convegno promosso dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, 18 febbraio 2023)
Riflettendo su questi verbi-chiave, nel contesto della parabola relativa e della vita di Gesù, possiamo mettere in luce alcuni aspetti importanti della missione evangelizzatrice; “essi si rivelano particolarmente attuali per tutti noi, discepoli-missionari di Cristo, in questa fase finale del percorso sinodale che, in conformità al motto “Comunione, partecipazione, missione”, dovrà rilanciare la Chiesa verso il suo impegno prioritario, cioè l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo.” ( cfr. MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XCVIII GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2024 )
Li potremmo lasciar emergere attraverso una serie di questioni: come si può fare per cominciare ad essere tali discepoli-missionari? Da dove si inizia e quali passi fare anzitutto? E che cosa si deve mettere al primo posto delle esigenze e delle priorità?
Se proviamo a far riferimento al contributo del Messaggio dell’anno precedente, e dunque alla luce che ci può esser offerta dal brano evangelico relativo, ecco che possiamo cercare di identificare una strada per rispondere. Per la Giornata Missionaria Mondiale dell’Ottobre 2023, fu scelto un tema che prendeva spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino!».
“Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto. Nel racconto evangelico, cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, possiamo rinnovare il nostro zelo per l’evangelizzazione nel mondo odierno”. ( cfr. MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 97ma GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2023 )
Abbiamo qui le tracce per un itinerarium, per una via secondo la quale sviluppare l’esortazione a mettersi in cammino, ad andare ed invitare; inoltre, dalle parole scelte per definire il tema della Giornata Missionaria Mondiale del prossimo Ottobre 2024, ci viene trasmesso anche il forte riferimento ad un centro d’irradiazione, ossia ad un cuore pulsante che è come il porto e la fucina da cui i discepoli missionari sono chiamati a salpare, ed a farsi infiammare dell’ardore e dello zelo per l’evangelizzazione: l’Eucaristia!
Risulta ideale, qui, fare memoria delle parole indimenticabili che il Papa Benedetto XVI usò per descrivere tale centralità della Celebrazione Eucaristica:
«Non possiamo tenere per noi l’amore che celebriamo nel Sacramento [dell’Eucaristia]. Esso chiede per sua natura di essere comunicato a tutti. Ciò di cui il mondo ha bisogno è l’amore di Dio, è incontrare Cristo e credere in Lui. Per questo l’Eucaristia non è solo fonte e culmine della vita della Chiesa; lo è anche della sua missione: “Una Chiesa autenticamente eucaristica è una Chiesa missionaria”» (cfr. Esort. ap. Sacramentum caritatis, n. 84).
A questo proposito, il Santo Padre con amabile tenerezza ci invita a ricordarci continuamente che la via della misericordia, in tutte le sue possibili manifestazioni corporali e spirituali, è la sostanza primaria e fondamentale per nutrire e far progredire ogni iniziativa e progettualità missionarie; difatti, “occorre ricordare che un semplice spezzare il pane materiale con gli affamati nel nome di Cristo è già un atto cristiano missionario. Tanto più lo spezzare il Pane eucaristico, che è Cristo stesso, è l’azione missionaria per eccellenza, perché l’Eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa.” (cfr. MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 97ma GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2023)