Padre Mariano “parroco di tutti gli italiani”
È entrato per quasi vent’anni nelle case degli italiani passando per quella “finestra” luminosa che da metà degli anni Cinquanta ha rivoluzionato il mondo della comunicazione. E lo ha fatto partendo da quel «Pace e bene a tutti» che da sempre è il biglietto da visita dei francescani.
Padre Mariano da Torino, al secolo Paolo Roasenda, non solo è stato l’inventore delle rubriche religiose televisive ma, dal 1955 al 1972, è stato di fatto il “parroco di tutti gli italiani”. Nato a Torino nel 1906, è stato a lungo insegnante di latino e greco al liceo, oltre che presidente della gioventù di Azione Cattolica a Roma dal 1937 al ’39, fino a quando lasciò la scuola per entrare nell’Ordine dei frati cappuccini.
Dopo l’esordio con le prime trasmissioni in radio, padre Mariano conquistò la popolarità fin dai primi anni della televisione italiana, che aveva iniziato le sue trasmissioni nel gennaio del 1954. Il frate cappuccino arrivò l’anno seguente con il programma “Sguardi sul mondo” e poi con “La posta di padre Mariano”, rubrica che lo fece apprezzare dal grande pubblico. In quegli anni condusse anche altri due programmi: “In famiglia” e “Chi è Gesù”. Il suo era uno stile comunicativo bonario, affabile e semplice - come si addice a chi entra in tante case attraverso il piccolo schermo - ma le sue riflessioni e i suoi messaggi erano sempre basati su una grande preparazione biblica e teologica, che riusciva a rendere accessibile al vasto pubblico.
Come testimonia il regista delle sue trasmissioni, Piero Turchetti, era lo stesso padre Mariano a dispensare suggerimenti, esortazioni e indicazioni sulla messa in onda. Oltre alla preparazione dei testi delle puntate, dedicava molta cura anche agli altri aspetti della preparazione di ogni episodio, comprese luci e scenografia, sempre austera e semplice. La sua missione di evangelizzazione attraverso la tv continuò fino al momento della sua morte, che arrivò il 27 marzo del 1972. Ed è proprio alla fine del mese di marzo che anche quest’anno padre Mariano sarà ricordato dai confratelli cappuccini della Chiesa di Santa Maria Immacolata di via Veneto a Roma, dove le sue spoglie riposano.
Risale al mese di marzo - del 2008 - anche il decreto di papa Benedetto XVI che riconosce le virtù eroiche del frate cappuccino, oggi venerabile.
tratto da "Voce Serafica", n.3, 2020