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Casa

Danni dai tigli del viale, il Comune non ha soldi

25 settembre 2019
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Abito in una villa di mia proprietà a due piani. Sul viale ci sono delle piante di tiglio che sovrastano la mia casa, creando problemi quando cadono le foglie per l’intasamento dei canali. A me tocca pulirli quando piove, altrimenti si forma un fiume d’acqua che si espande ovunque.
Le radici di queste piante stanno provocando danni nel muro di cinta, già curvato di 5 cm spingendo il muro di fondamento.
Ho sottoposto al Comune questi miei problemi, chiedendo di abbassare l’altezza delle piante. Mi hanno risposto che non ci sono soldi per la potatura.
Come e cosa dovrei fare?

Lettera firmata

Il tiglio può essere considerato un albero ad alto fusto poiché può raggiungere i 20-30 metri di altezza e presentare una chioma di 8-10 metri di diametro. Ciò significa che esso deve essere piantato ad una distanza di almeno tre metri dal confine, in osservanza delle regole indicate dall’art. 892 cod. civ. sulle “distanze per gli alberi” (Possono, però, esservi delle distanze stabilite dai regolamenti o dagli usi locali). Verifichi, quindi, prima di tutto, che queste distanze siano state rispettate dal Comune perché, se così non fosse, lei potrebbe esigere l’estirpazione di queste piante secondo quanto disposto dall’art. 894 cod. civ., ciò tanto più che la diffusione sul suo fondo delle radici sta comportando un danno alla sua recinzione ed addirittura alle fondamenta della casa. Tenga, inoltre, presente che il Comune, quale proprietario e custode degli alberi in questione, è responsabile per la loro scarsa o assente manutenzione, di tal che deve risarcire i danni che ne derivano.

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